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Fanghi termali antinfiammatori naturali: dalle ricerche in collaborazione con l'Università di Padova nuove evidenze sulla loro unicità.
Studi di recente pubblicazione, aggiungono nuove conoscenze sulle proprietà terapeutiche del "prodotto-simbolo" del nostro territorio, i fanghi termali, ma anche sulle condizioni ottimali di temperatura e luce di maturazione necessarie per garantirne qualità ed efficacia.
Tra i 37 e i 47 gradi, è questo l'intervallo ideale per la maturazione del fango, quello che permette di svilupparne appieno le proprietà risanatrici.
La scoperta consentirà d'ora in poi di conoscere con esattezza la condizione in cui va mantenuta questa preziosa risorsa naturale.
Il primo, di due importanti risultati, ottenuti da due nuove ricerche scientifiche promosse da Fabrizio Caldara, direttore del Centro Studi "Pietro d'Abano" in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell'Università di Padova e pubblicate di recente su riviste scientifiche internazionali al top del settore.
Gli studi
All'interno dei fanghi si ritrovano alcuni dei primi esseri viventi comparsi sulla terra, tra cui i cianobatteri. È proprio sul micorbiota e su questi minuscoli organismi, dei quali si sono recentemente isolati nuovi ceppi, che si sono concentrati gli studi.
La prima ricerca
Come accennavamo sopra, una prima ricerca ha indagato le condizioni ottimali di sviluppo del microbiota e della specie di cianobatterio più rappresentativa dei fanghi terapeutici delle Terme Euganee.
Il microbiota è risultato stabile, altamente riproducibile e ottimale, per i fanghi maturati tra i 37 e i 47 gradi, variando invece a temperature inferiori o superiori.
Un successivo approfondimento ha verificato poi l'impatto di più parametri, tra cui temperatura, intensità, luminosità e mezzo di crescita sullo sviluppo del cianobatterio e sulla produzione di nuovi principi attivi, gli esopolisaccaridi, che non erano mai stati testati in precedenza per un loro possibile contributo sull'efficacia terapeutica dei fanghi.
La seconda ricerca
L'osservazione dell'elevata presenza di queste molecole rilasciate dai cianobatteri, che formano il caratteristico biofilm di colore verde-azzurro sulla superficie dei fanghi terapeutici, ha spinto il Centro Studi a promuovere una seconda ricerca.
È stata testata l'ipotesi che anche gli esopolisaccaridi, prodotti dai cianobatteri e dal microbiota, siano dotati delle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti di questi composti, aggiungendo così nuovi elementi scientifici per spiegare l'efficacia delle cure termali nel trattamento delle patologie articolari e non solo.
Le ultime ricerche hanno consentito di rilevare, inoltre, che i fanghi nelle vasche termali degli stabilimenti, mostrano tipologie di microrganismi simili a quelle delle sorgenti di acqua termale presenti in natura nel territorio.
Conclusioni
Quelle ottenute grazie a questi studi e a queste ricerche, sono informazioni preziosissime perché offrono un ulteriore fondamento scientifico alla peculiarità dei Fanghi Termali Euganei, riconosciuti già dalla Regione come fanghi Doc e tutelati da un brevetto Europeo del 2012.
Un'ennesima conferma della loro unicità!
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