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Tra i più ricchi al mondo per le raccolte di monete e medaglie, deve il suo prestigio al facoltoso commerciante Nicola Bottacin.
Al secondo piano di Palazzo Zuckermann, splendido esempio di architettura padovana (edificato tra il 1912 e il 1914 dall'architetto Arosio), che già ospita il Museo di Arti Applicate e Decorative al piano terra e al primo piano, e numerose altre esposizioni temporanee durante l'anno, trova allestimento il Museo Bottacin.
Si tratta di uno dei musei più ricchi al mondo per le raccolte di monete e medaglie e deve il suo prestigio al facoltoso commerciante Nicola Bottacin, che nel 1865 donò alla Città del Santo il suo intero patrimonio d'arte e monete, riunito per lo più a Trieste intorno alla metà dell'Ottocento.
Le sale inziali del Museo sono dedicate alla presentazione della sua figura, attraverso il busto dello scultore Cameroni e il ritratto di Caratti, gli acquerelli del Rieger della sua villa di San Giovanni in Guardiela a Trieste e alcuni diplomi di onorificenze conferitegli dalla città di Padova.
L'esposizione si articola quindi in due itinerari, uno dedicato alle opere d'arte, l'altro alla collezione numismatica.
L'attento studio della corrispondenza e delle carte d'archivio ha permesso la ricostruzione dell'arredamento della sua villa triestina con i dipinti, i mobili, le sculture, le ceramiche cinesi, le armi antiche e altre opere acquisite per il decoro della sua complessa abitazione, fatta costruire nel gusto eclettico del secolo XIX.
Passeggiando tra sculture e tra splendidi dipinti di artisti veneti e triestini, si arriva alla sala del Medagliere, inizialmente riservato alla sola consultazione degli studiosi.
Realizzato per conservare la cospicua collezione di monete e medaglie, vide il coinvolgimento di vari ebanisti.
Nelle teche conservate in questa sala gli esemplari esposti, scelti seguendo criteri di essenzialità, documentano la zecca dei Carraresi, la sigillografia e la medaglistica padovana, con particolare riguardo a Giovanni da Cavino, il celebre medaglista attivo in Padova nel Cinquecento.
Tra gli esemplari padovani spicca la presenza del ducato d'oro di Francesco I da Carrara, l'unico in possesso di un Istituto pubblico.
Di notevole interesse la sezione riservata alle armi antiche, con una scelta di fucili, pistole e armi bianche.
Un'altra intera sala è stata dedicata alle altre opere d'arte della collezione e agli incrementi successivi. Tra le sculture si segnalano il busto del doge Paolo Renier di Antonio Canova e le Quattro stagioni, in alabastro, opere della seconda metà del Settecento, di notevole qualità ed eleganza esecutiva.
Opere particolarmente preziose o di recente acquisizione sono state esposte in uno spazio riservato. Tra queste: la Coppa di Norimberga, decorata con paste colorate e incastonata con denari romani repubblicani e imperiali, realizzata nel 1534 dall'orefice tedesco Melchior Baier; il Graduale Malaspina, un manoscritto musicale pergamenaceo miniato del XIII secolo; la Ducale con bolla aurea del doge Michele Steno (1400-1413).
Il secondo percorso possibile è dedicato alla storia della moneta.
Tale sezione rende il Museo Bottacin uno degli Istituti numismatici più prestigiosi d'Europa, data l'organicità e la consistenza della raccolta numismatica e medaglistica.
Si spazia dalla monetazione greca, alle emissioni romane repubblicane e imperiali, bizantine, ostrogote, fino ad esempi longobardi e arabi.
Nel corso degli anni il Museo Bottacin a Padova si è andato caratterizzando soprattutto come centro di studi numismatici noto in tutto il mondo, a tale scopo si avvale della ricca Biblioteca che, fra quelle specializzate, è una delle più importanti d'Europa.
Info
Museo Bottacin
Corso Garibaldi 33, Padova
Tel +39 049 8205675
museobottacin@comunepadova.it
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