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Cucina

Funghi sui Colli Euganei. Tutti a raccolta!

12 Ottobre 2018

Con l'Autunno torna anche la stagione dei funghi. Scopri le regole, i consigli e le varietà per raccoglierli nei Colli Euganei.

L'Autunno ha iniziato già a farsi sentire. Il colore delle foglie da verde si fa pian piano dorato, frizzanti giornate di sole si alternano a uggiosi pomeriggi di pioggia, è tempo di vendemmia e tornano in tavola le prelibatezze di stagione come zucca, castagne e naturalmente i funghi!

Consumarli a tavola è un piacere per il palato e lo è ancora di più se si consumano funghi trovati freschi nei boschi. Acquistarli è abbastanza oneroso e non dà certo la stessa soddisfazione che arrivare a casa con il proprio cestino pieno.

Anche sui Colli Euganei l'autunno coincide con il periodo ottimale di raccolta dei funghi. Per tutti gli appassionati di queste delizie naturali, infatti, da metà settembre fino a metà dicembre, si può ricercarle nella vasta area euganea del Parco Regionale dei Colli, previa osservanza, ovviamente, dello specifico regolamento (consultabile a questo link: Regolamento per la disciplina della raccolta dei funghi epigei commestibili).

L'attività è aperta a tutti, non esclusivamente ai residenti, e il regolamento ha il fine di far rispettare a pieno questo importante momento dell'anno, conservando e preservando l'equilibrio dell'ecosistema di quest'area protetta, dando però al contempo la possibilità di gustare un superbo alimento e di godere del piacere della ricerca tra boschi di castagni e querce, quando le prime piogge rinfrescano il terreno.

Tra le regole principali, oltre a quelle relative alle quantità consentite e all'ammontare del contributo per ricevere il tesserino di permesso, vi sono quelle che riguardano le modalità di raccolta e pulizia dei funghi.

Per la raccolta sono assolutamente vietati sacchetti di plastica o contenitori chiusi ermeticamente, si possono usare cestini di vimini o cassette di legno cosicché durante il trasporto dei funghi le spore possano cadere durante il trasporto. I funghi vanno puliti nel bosco. Appena trovato il fungo si raccoglie con una leggera torsione alla base del gambo, si pulisce e si ripone nel contenitore. Sono banditi i taglierini.

Funghi sui Colli Euganei – Tra rarità e specificità

Tra i funghi sui Colli Euganei sono molteplici le qualità commestibili come, ad esempio le cardarelle (Armillaria mellea) ottime per la preparazione sott'olio; i piopparelli (Agrocybe aegeritae), tra i funghi dal sapore più delicato; le mazze da tamburo (Macrolepiota Pocera), squisite preparate ai ferri o impanate (il cappello) e, infine, i celeberrimi porcini (Boletus), certamente tra i funghi più famosi, comuni e ricercati.

Sui Colli Euganei non ci sono però soltanto gustose varietà di funghi, ma anche delle vere e proprie rarità. È certamente il caso del ritrovamento della Entoloma Roseum di sorprendente effetto per i suoi colori dalle tonalità del rosa. Un altro fungo che negli ultimi anni è stato trovato sui Colli Euganei è l'Amanita Fulva, scarsamente riportato in letteratura, ritrovato per due anni di seguito in periodo estivo, in pochi rari esemplari dopo precipitazioni piovose. Da segnalare anche la Russula violepeis ritrovato anche in condizioni climatiche sfavorevoli di siccità, molto presente sui Colli sia nella sua forma tipo violetto carminio che interamente giallo citrino, passando per innumerevoli sfumature intermedie.

Conoscere i funghi è fondamentale. Non basta infatti aver letto libri o aver fatto ricerche su internet in quanto l'errore (in certi casi fatale) è dietro l'angolo e solamente l'esperienza permette di evitarlo. Il consiglio è quello di farsi accompagnare, almeno le prime volte, da un esperto che spiegherà "sul campo" trucchi e modi per riconoscere i funghi "buoni" da quelli "cattivi".

Non si devono consumare funghi se si hanno dubbi sulla loro commestibilità! Quasi tutti i funghi che non sono stati cotti a dovere provocano disturbi ed avvelenamenti. I funghi vanno consumati moderatamente, non vanno mangiati crudi se non alcune specie rarissime.

I funghi in cucina

Nella sua antica tradizione, la cucina italiana è nota per utilizzare i funghi in diverse preparazioni, e quale miglior ricetta del risotto ai funghi porcini interpreta al meglio proprio la nostra tradizione culinaria? Vediamo insieme ingredienti e metodo di preparazione.

Risotto ai funghi porcini

Ingredienti (tre persone):

250 gr di riso,
30 gr di funghi porcini secchi,
1 scalogno,
1 noce di burro,
vino bianco q.b,
1 cuore di dado vegetale,
1 litro di acqua abbondante,
Olio EVO q.b,
Parmigiano grattugiato q.b

Procedimento:

Sciogliete in acqua calda il dado vegetale. Mettete i funghi porcini in ammollo, in una tazza grande. Lasciateli un paio d’ore.
Trascorso questo tempo, soffriggete lo scalogno tritato finemente insieme all’olio e al burro. Una volta che la cipolla sarà imbiondita aggiungete il riso e lasciatelo tostare un paio di minuti, rimestando spesso.
Sfumate con il vino bianco e una volta evaporato cominciate ad aggiungere il brodo caldo, un mestolo alla volta. Quando il riso comincerà ad attaccarsi al tegame, proseguite con altro brodo utilizzando anche l’acqua nella quale avete tenuto i funghi in ammollo.
Giunti a metà cottura, unite anche i funghi strizzati e tagliati a pezzi, mescolate continuamente e proseguite aggiungendo sempre brodo e acqua dei funghi porcini, fino ad esaurimento degli ingredienti.
Una volta cotto, mantecate con abbondante parmigiano grattugiato, un filo d’olio e un po’ di pepe. Servite immediatamente.